Autore Topic: F599XX Wheel Donuts  (Letto 2129 volte)

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Carbon R

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il: Ven 01 Mag, 2009, 12:04:11

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simoTS

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Risposta #1 il: Ven 01 Mag, 2009, 12:07:58
pooorca paletta.. mai vista una cosa simile...  :o  :o  :o
mi pare un disco di smeriglio......



Andrea83

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Risposta #2 il: Ven 01 Mag, 2009, 12:19:01
Tiro a indovinare una protezione del calore podotto dai freni per non deformare il cerchio fatto con qualche lega speciale NA CAZZATA........

FORSE x tenere un po di calore visto che i freni carboceramici da freddi non frenano na cippa. Bho....

dove sono gli esperti?...

ciao.

BRUCIA I COPERTONI NON LA TUA ANIMA


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Risposta #3 il: Ven 01 Mag, 2009, 12:19:38
non ? mica la ciambellona che montano anche le formula 1?non ho mai capito a cosa serva...
quella ? la 599 FXX...da paura...


black_swan

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Risposta #4 il: Ven 01 Mag, 2009, 12:39:22
Cito:

Infine, sono stati introdotti schermi di ispirazione F1 (detti "wheel donuts") che carenano parzialmente i dischi freni e il cerchio con la duplice funzione di migliorare sia l'aerodinamica che il raffreddamento.

Fonte: http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Sport_Prototipi/Pages/Article_599XX_Ginevra.aspx

Si parla appunto di F599XX. :wink:

"La cultura di un uomo non si misura da quello che ha studiato ma dall'esperienza che ha avuto" (Enzo Ferrari)


Carbon R

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Risposta #5 il: Ven 01 Mag, 2009, 12:49:38
Azz ..le padelle sui cerchi le usavano già nel DRM



Mi mancavano le carene sui dischi.

Grazie Brian  :wink:

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Sceriff

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Risposta #6 il: Ven 01 Mag, 2009, 13:43:19
Citazione da: "Andrea83"
Tiro a indovinare una protezione del calore podotto dai freni per non deformare il cerchio fatto con qualche lega speciale NA CAZZATA........

FORSE x tenere un po di calore visto che i freni carboceramici da freddi non frenano na cippa. Bho....

dove sono gli esperti?...

ciao.


Sei fuori strada.
I carboceramici frenano da dio anche da freddi proprio per la presenza del materiale ceramico. Sono quelli in carbonio che devono mantenersi su temperature alte sempre per avere una buona frenata.
Le padelle in questione non servono per mantenere il calore, ma per smaltirlo meglio. In pratica l'aria convogliata nella zona freni viene espulsa più facilmente con quelle paratie.
Il secondo effetto ? quello di migliorare l'aerodinamica complessiva della vettura non avendo aria che "entra" nel cerchio, ma viene bloccata da quella paratia e quindi scivola via.
In F1 ? già un paio d'anni che hanno adottato questa soluzione per migliorare l'aerodinamica.

Ho cambiato il titolo del thread con uno più consono all'argomento.



ufo27dj

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Risposta #7 il: Ven 01 Mag, 2009, 14:13:19
non ne sapevo nulla ma se li stanno ad usare anche in F1 mi sa che alla fine a qualche cosa servono!!

SI VIS PACEM PARA BELLUM


poxo

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Risposta #8 il: Ven 01 Mag, 2009, 15:53:00
scusate un attimo????? :o  :o  :o


ma come f? quel coso a tenersi fermo per il casino che succede tra disco e cerchio??

Sicuramente ? tutto un involucro con il parasassi presente sul retro del disco??

ma non bastava solo mettere un tappo al cerchio come tutt'ora fanno in F1?



Danny Ts

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Risposta #9 il: Ven 01 Mag, 2009, 16:28:52
Citazione da: "Sceriff"
Citazione da: "Andrea83"
Tiro a indovinare una protezione del calore podotto dai freni per non deformare il cerchio fatto con qualche lega speciale NA CAZZATA........

FORSE x tenere un po di calore visto che i freni carboceramici da freddi non frenano na cippa. Bho....

dove sono gli esperti?...

ciao.


Sei fuori strada.
I carboceramici frenano da dio anche da freddi proprio per la presenza del materiale ceramico. Sono quelli in carbonio che devono mantenersi su temperature alte sempre per avere una buona frenata.


Sei sicuro Sceriff ?
Premetto che non sono sicuro di quello che dico ma se non ricordo male anni fa la Lotus inizi? a produrre il dischi delle loro auto con "frammenti" di materiale ceramico mischiati insieme al solito materiale da disco ma smise subito proprio perché molte persone fecero incidenti per colpa dei freni freddi che non frenavano specialmente quando pioveva... :roll:
Ti ripeto che non sono sicuro , mi piacerebbe sentire se Fede ne sa qualcosa... :wink:


carlito

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Risposta #10 il: Ven 01 Mag, 2009, 19:09:04
Boh... Sinceramente da quello che sapevo io quelle carenature sui sui dischi servivano proprio per tenere in temperatura i freni.
Infatti anche sulle superbike hanno carenato i dischi in modo simile per lo stesso motivo.

Homo Sapiens nolit contra ventum mingere! :risa:
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Sceriff

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Risposta #11 il: Ven 01 Mag, 2009, 20:47:05
Citazione da: "Danny Ts"

Sei sicuro Sceriff ?

Abbastanza, ti cito un articolo che parla dei carboceramici, tratto da VirtualCar.it

Citazione
La ricerca tecnologica in campo automobilistico ? in continua evoluzione e punta ad ottenere prestazioni sempre più elevate. Di pari passo, anche il progresso nel settore dei sistemi frenanti ha prodotto risultati importanti con l?adozione di significative innovazioni. Un sensibile salto in avanti in questa direzione ? rappresentato dall?introduzione dei dischi freno in materiale carboceramico.

Il costo elevatissimo, di circa quattordicimila euro, di un sistema frenante completo in materiale composito, ? giustificabile solo per applicazioni su vetture esclusive ed ? dovuto alla particolare complessit? del processo produttivo dei dischi, che dura più di una giornata; per realizzare i tradizionali dischi in ghisa grigia sono invece necessarie poche ore. Questo tipo di procedimento tecnologico non si presta, al momento, ad una industrializzazione di massa ed alla diffusione su modelli di categoria media ed ?  disponibile solamente a richiesta su alcune Supercar quali: Ferrari Enzo e F 430, Porsche 911 Turbo, Audi R8 e Lamborghini Murcielago.

Secondo recenti informazioni, pare che Audi  stia collaborando con l?azienda tedesca SGL Carbon per la realizzazione di un sistema frenante con dischi in carbonio a costi più accessibili; l?attuale materiale impiegato (carbonio e ceramica) ? una miscela ancora allo stadio di semi-prototipo e quindi suscettibile di ulteriori miglioramenti. L?obiettivo di Audi ? quello di produrre un sistema frenante carboceramico con un costo complessivo di circa 2000 euro.

Tra i più interessanti impianti frenanti carboceramici, attualmente in produzione, si possono citare il Porsche Ceramic Composite Brake (PCCB) adottato dalla Porsche 911 Turbo e il Brembo CCM impiegato sulla Ferrari Enzo.

I dischi in carbonio adottati sulle vetture stradali sono molto simili a quelli delle Formula 1 e rappresentano una diretta evoluzione di questi, ma sotto certi aspetti sono ancora più particolari ed esclusivi. I dischi freno delle F1 non possono trovare un?applicazione sulle auto di serie perché sono caratterizzati da un?efficienza ridotta alle basse temperature; ci? determina una limitata capacit? frenante sino a che non viene raggiunta una temperatura di esercizio di circa 200?. Alle alte temperature, invece, i dischi da corsa garantiscono prestazioni eccezionali, consentendo di raggiungere coefficienti di attrito dell?ordine di 0,68 contro valori di 0,35 delle vetture stradali. La scarsa attitudine dei freni da competizione a garantire frenate sicure a temperature inferiori ai 200? (condizione che spesso si manifesta nelle normali condizioni di traffico fuori dalle piste) ha richiesto un loro perfezionamento per consentirne l?impiego su strada.

I dischi freno carboceramici hanno una struttura in fibra di carbonio, ottenuta con procedimenti tecnologici speciali, successivamente sottoposta a trattamenti con silicio a temperature molto elevate. La costruzione di un disco freno in carbonio si ottiene sottoponendo una miscela composta da fibre di carbonio, opportunamente disposte ed orientate, a forti pressioni all?interno di uno stampo (i valori di pressione e temperatura sono controllati). Al termine di questa operazione si ottiene un particolare già dotato delle canalizzazioni radiali utilizzate per lo smaltimento del calore (si tratta di dischi autoventilanti). Il disco grezzo viene quindi sottoposto ad un processo di carbonizzazione in forno a circa 1000?, in presenza di azoto e subisce una serie di lavorazioni che lo trasformano in prodotto finito. Tra le varie fasi di costruzione del disco si annovera anche l?operazione di foratura della superficie frenante con un disegno radiale. La superficie di attrito, forata, offre un?eccellente progressivit? in condizioni di bagnato (i fori del disco garantiscono la rapida eliminazione del vapore acqueo). Rispetto ai dischi per le vetture di Formula Uno i dischi stradali vengono ulteriormente sottoposti all?applicazione di silicio mediante riscaldamento alla temperatura di 1700?; a questa temperatura il silicio diventa liquido e viene assorbito dal disco in carbonio. Il bagno di silicio conferisce al disco in carbonio delle caratteristiche tali da renderlo efficiente anche alle basse temperature. Dopo questa fase, il disco ? praticamente finito e viene dotato del mozzo in acciaio che consente di vincolarlo alla ruota.

I dischi dei freni in carbonio e silicio hanno un grado di durezza molto più elevato, una maggiore capacit? di lavorare alle elevate temperature e di resistere ai sovraccarichi termici, rispetto ai normali dischi in fusione di ghisa grigia. La dilatazione termica minima fino a 800? evita l?insorgere di deformazioni in caso di forti sollecitazioni; il disco in ghisa grigia tende invece a subire una dilatazione termica con conseguente ondulazione della superficie. In tale situazione le pastiglie non hanno più una corretta aderenza al disco e si produce un fenomeno di pulsazione dell?impianto che provoca vibrazioni e riduzione della capacit? frenante. I dischi dei freni in ceramica garantiscono, inoltre, una protezione anticorrosione. La risposta dei freni ceramici ? molto rapida e precisa sia fondi asciutti che bagnati e ci? determina una riduzione della forza da applicare sul pedale del freno. Il vantaggio più rilevante di un impianto frenante carboceramico ? rappresentato dal peso estremamente contenuto dei dischi che risulta, a parit? di dimensioni, essere circa il 50% di quello dei normali dischi in fusione di ghisa. La riduzione del peso, dovuta alla minore densit? della ceramica, produce un effetto positivo sulle performance di guida, sui consumi e determina, soprattutto, una diminuzione delle masse non sospese della vettura. Nelle Supercar si ottiene una sensibile riduzione della massa dei freni nonostante il diametro dei dischi in ceramica sia maggiore di quello dei dischi in ghisa (passa da 330 mm a 350-380 mm). Altre caratteristiche fondamentali dei freni carboceramici sono la resistenza al fading, la elevatissima capacit? frenante e la durata praticamente quasi illimitata (stimata in circa 300.000 Km).

Il sistema frenante carboceramico viene fornito come optional e può essere montato anche dopo l?acquisto della vettura, sostituendo i dischi le pinze freno e le pastiglie.

Le pinze freno monoblocco sono realizzate in alluminio; per le ruote anteriori vengono impiegate pinze a sei pistoncini, mentre al retrotreno si impiegano pinze a quattro pistoni.



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Risposta #12 il: Ven 01 Mag, 2009, 20:55:27
Citazione da: "carlito"
Boh... Sinceramente da quello che sapevo io quelle carenature sui sui dischi servivano proprio per tenere in temperatura i freni.

Per quel che ho letto io in giro, nella 599XX servono a un raffreddamento dei freni tramite convogliazione dell'aria, poi quali sia il loro scopo nelle superbike non lo so, ma stiamo parlando di un'auto con i carboceramici e di una moto che non so neanche che dischi monti a dir la verit?.
Ah.... e comunque non credo che in F1 abbiano il problema di tenere i dischi in temperatura, salvo alla prima frenata dopo la partenza o dopo esser stati dietro alla safety car. :roll:



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Risposta #13 il: Sab 02 Mag, 2009, 12:26:53
Citazione da: "Sceriff"
Citazione da: "carlito"
Boh... Sinceramente da quello che sapevo io quelle carenature sui sui dischi servivano proprio per tenere in temperatura i freni.

Per quel che ho letto io in giro, nella 599XX servono a un raffreddamento dei freni tramite convogliazione dell'aria, poi quali sia il loro scopo nelle superbike non lo so, ma stiamo parlando di un'auto con i carboceramici e di una moto che non so neanche che dischi monti a dir la verit?.
Ah.... e comunque non credo che in F1 abbiano il problema di tenere i dischi in temperatura, salvo alla prima frenata dopo la partenza o dopo esser stati dietro alla safety car. :roll:


vero...un pilota di formula uno sa come tenere in temperatura i freni...

come per la 599xx credo anche io che servano a RAFFREDDARE e sicuramente al fattore areodinamico...

non avrebbe senso un dispositivo che riscaldi o tenga in temperatura i freni...soprattutto su auto del genere nate per essere tirate all'estremo da qualcuno che ci sa fare (vedi corsi specifici per proprietari di FXX)

gli ingegneri si fanno un mazzo tanto per raffreddare ogni parte dell'auto (gomme a parte) e ora ci sarebbe sta cosa che scalda???a che pro???
zero proprio...
sulle moto non so,non ne so niente di moto...


Endevur

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